sabato 30 giugno 2007


Capitolo Centonovantesimo. Casina Reaload


Mentre la dimora assume ufficialmente il nome di casina, secondo quanto sancito dal non, sono finalmente riuscita ad avere una pianta con le misure corrette e con tutte le stanze, cantina compresa.
In più ho finalmente firmato il compromesso. Ora non mi resta che aspettare il primo trimestre 2008, per ufficializzare il tutto.

Ho ancora tanta paura.

martedì 26 giugno 2007


Capitolo Centottantanovesimo. Amare sorprese


Domenica pomeriggio ho scoperto che l'IKEA non è l'unica a regalare metro, matitina e carta ai suoi adepti: lo fa anche l'Asta del Mobile. Ed il metro di quest'ultima è, anche, di qualità nettamente superiore.

Maledetti.

sabato 23 giugno 2007


Capitolo Centottantesimo. Bicchieri


Oggi io e il non siamo andati a fare la spesa nel solito discount a x chilometri da casa e, mentre navigavo tra passate e biscotti, l'ho sorpreso ad osservare, circospetto, una posatiera con annesso servizio da sei di posate inox con manico in plastica colorato e coordinato. Invece di scusarsi con la solita noncuranza se ne è uscito con una frase sconcertante:
- Lo prendiamo per la casina?
Per la casina? Il dubbio che si sentisse male è stato fortissimo: lui non vuole sentire ancora parlare di casa. Lui odia mobili e mobilifici, piatti, annessi e connessi.

Alla fine abbiamo preso un servizio da dodici di bicchieri (set da acqua più set da vino) della Bormioli Rocco, modello Loto, che potete osservare in foto.
Il nostro primo acquisto dedicato.

Che il senso domestico sia venuto anche a lui?

lunedì 18 giugno 2007


Capitolo Centottantasettesimo. Camera matrimoniale


Ieri dopo una lussuriosa grigliata in quel di Borgaretto (Beinasco), in compagnia di vecchi amici che purtroppo non frequento più molto, ho trascinato il non, con la complicità della coinquilina L., al Mobil Store di Nichelino, più comunemente conosciuto come Palazzo Blu, nonché rifugio segreto del mitico superEroe SuperEuro.

Dopo la visita ai tre piani di (misera) esposizione siamo giunti alla conclusione che sulle cucine siamo abbastanza d'accordo (almeno su quelle che ci fanno ribrezzo...), la camera da letto la vogliamo moderna minimale in wenghè laccato (per esemplificazioni osservare la figura a sinistra), ma sarà guerra aperta sull'armadio: io con le ante scorrevoli a specchio non lo voglio. Al massimo laccate a specchio e di sicuro non scorrevoli.

Sto già preparando le molotov.

sabato 16 giugno 2007


Capitolo Centottantaseiesimo. Untrice


Io soffro d'Ikeite. D'Ikeite acuta, s'intente, non quella da famigliola il fine settimana, che tra una lampadina e una polpetta ci trascorre un pomeriggio. Io sono una feticista d'IKEA: conosco tutta la storia, dai fiammiferi alla grande distribuzione globalizzata, ricordo gli impronunciabili nomi di taluni mobili a memoria, so in base a quale criterio sono scelti, posso citare tutte le sottili differenze che intercorrono tra tutti materassi Sultan, posseggo la tessera IKEA e sono al corrente di tutti gli eventi da essa patrocinati. E' ovvio che il primo luogo ove andrei a vedere una cucina sia l'IKEA.

Il non odia i supermercati, i discount, i negozi, i mercati e le fiere. A volte persino bar e ristoranti. Il non odia qualsiasi luogo, chiuso o aperto, dove ci sia una densità di persone superiore allo 0,003/mq ove si possa vendere o acquistare qualcosa. Il non non è mai stato all'IKEA.

Immaginatevi, quindi, la fatica a trascinarlo ieri pomeriggio prima sino all'IKEA, e, poi, attraverso spazio espositivo e mercatino.

Ovviamente io sono stata perfettamente soddisfatta ed appagata, ho persino acquistato un nuovo peluche da aggiungere alla mia collezione, mentre lui sostiene che sia un posto orrendo dove non tornerà mai più...

...Però: i tappetini da bagno erano proprio belli. E anche qual tavolone della cucina: se ci stesse in casa... E sai che ti dico? Che anche quella composizione anta-piano di lavoro non era niente male. E che genialata la possibilità di spostare i piani di lavoro sopra le varie antine e i miscelatori sui lavelli, in modo da poter avere un'idea dell'effetto dell'abbinamento. Mi piaceva anche l'armadio ad angolo, peccato per le porte trasparenti. Non è che se ne può scegliere un'altra da montare?

Il contagio è iniziato.

martedì 12 giugno 2007


Capitolo Centottantacinquesimo. Studi universitari applicati


Tema di Ricerca Operativa

Si definisca il modello matematico che descrive il seguente problema:

Data una stanza con le sue dimensioni, le posizioni di allacci di gas a acqua, nonché dello scarico di quest'ultima, è necessario massimizzare il numero di mobili inseribili, tenendo conto del valore della loro funzionalità (evitare di inserire cinque portabottiglie da venti centimetri), e minimizzare il prezzo totale della composizione, senza violare ulteriori vincoli ergonomici: almeno quaranta centimetri di spazio ai lati del piano cottura, almeno sessanta centimetri di distanza tra piano cottura e lavello, almeno settanta centimetri tra il piano cottura e la cappa aspirante.

Inoltre deve essere possibile distinguere quattro zone all'interno della composizione: zona cottura, dove devono essere presenti piano cottura e forno, e che deve ospitare pentole, utensili da cucina e altri articoli per la preparazione e la cottura dei cibi, come le ciotole e le teglie; zona lavaggio il cui elemento principale è il lavello, vicino al quale vanno riposti i detersivi, il necessario per la pulizia e i secchi delle immondizie; zona di conservazione dei cibi, che include sia gli alimenti refrigerati (e quindi il frigorifero) sia quelli conservati nella dispensa ed, infine, la zona di conservazione delle stoviglie, dove vengono conservati i piatti, i bicchieri e le posate.


Se ne scriva poi l'algoritmo, che continua a restituire soluzioni ottime sino a che l'utente non ne trovi una che corrisponda al proprio gusto estetico.

lunedì 11 giugno 2007


Capitolo Centottantaquattresimo. La cucina


Venerdì mattina sono andata, con il padre, a prendere le misure della dimora, poiché quelle depositate al catasto, fornitemi dall'agenzia immobiliare, non mi parevano veritiere.

Comprovato che tale piantina è tutta da rifare (e sarà cura del venditore rifarla entro la prossima settimana), ho scoperto che la cucina ha le misure indicate in figura (G è la posizione dell'allaccio del gas, A quello dell'acqua ed il coso giallo è il termosifone).



Creata tale immagine con uno dei software già citati in precedenza, a me ed al non non è rimasto altro da fare che decidere come disporre mobili base, pensili e quant'altro.
La creazione della composizione ci ha creato qualche squilibrio (non ancora risolto), ma è stata la scelta del colore da adottare per il mobilio a mandarci totalmente in paranoia: rovere moro, come suggerito dal non o faggio, come spalleggiato da me? Cioè, quale tra queste due opzioni IKEA?



Sono tre giorni che guardiamo siti di cucine, brochure di cucine, cataloghi di cucina, foto di cucine. Ma non ne ho ancora abbastanza: dite anche voi la vostra!
Com'è la vostra cucina? E quella dei vostri sogni? E quella di vostra madre/suocera cognata/cugina/sorella?

Ho bisogno di voi, non abbandonatemi proprio adesso.

venerdì 8 giugno 2007


Capitolo Centottantatreesimo. Piccanterie


Dato che la vita sessuale mia e del non sta diventando sempre più routine (piacevole, nulla da dire, ma pur sempre routine!) oggi mi sono dedicata alla preparazione di una piccantissima Mousse di cioccolato al peperoncino.
Ora si sta raffreddando in frigo, aspettando di infiammare palato e (si spera) passione.

Se funziona vi regalo la ricetta.

mercoledì 6 giugno 2007


Capitolo Centottantaduesimo. Cose di casa


Ormai la situazione in questa casa si sta facendo asfissiante, ma temo che questa sensazione sia solo mia, il che rende il problema di difficile risoluzione.

Sabato sera, approfittando dell'assenza dei due coinquilini per il fine settimana, io ed il non abbiamo organizzato una cena con una coppia di nostri cari amici.
Dato che la casa era una schifezza, ci simo svegliati presto per dare una pulita a tutto il lordume che si era depositato dall'ultima volta che io avevo pulito: non è venuta uno specchio, ma, diciamo, era piuttosto presentabile.

Al ritorno, domenica, dei due loschi figuri la situazione, però, è precipitata. Il coinquilino F., ha notato il colpo di mano e ha fatto i complimenti, la coinquilina L., giunta ricoperta di fango da un concerto, ha pensato bene di ridipingere il bagno, prima, e la cucina, poi. Non dico che pretendo un timore reverenziale, ma almeno un po' di rispetto per il lavoro altrui.

Dietro consiglio del non lascio, comunque, perdere: tra poco te ne andrai, non farti il sangue amaro, pensa ad altro... e via di questo passo. Anche perché di altro a cui pensare ne ho veramente parecchio: come l'arredo la dimora? IKEA o mobilifici? Classico o moderno? Ibrido? Che colore alle pareti?
Per risolvere questi dubbi e creane degli altri, ho investito della carica di consiglieri almeno dieci conoscenti, mi sono iscritta a due forum di arredamento on-line (in modo da moltiplicare esponenzialmente il numero di idee) e ho scaricato tre software di progettazione di interni.

Ormai non faccio altro. La colonna in cucina sì o no? E il lavello sta al centro tra frigo e piano cottura, o è il piano cottura ad occupare la posizione mediana? Lascio le piastrelle che ci sono o rifaccio tutto da zero? Legno chiaro o legno scuro? Pensili con le ante a vetri o di legno? O un po' ed un po'?

Faccio anche gli incubi la notte.

lunedì 4 giugno 2007


Capitolo Centottantunesimo. Il coinquilino F.


Secondo capitolo dedicato alla saga de "I coinquilini".

Il coinquilino F. vive in questa casa da febbraio 2007. Sono stata io a fare pressione perché fosse proprio lui: lo conoscevo bene e sapevo che era uno pulito e preciso. Ma non sapevo sino a che punto e questo è stato il mio errore.

Anche il il coinquilino F., come la coinquilina L., ha una doppia identità: oltre a essere il coinquilino F. è anche conosciuto in questo blog come Lui, l'ex-fidanzato che mi ha spezzato il cuore.

Il coinquilino F. passa la sua vita a lamentarsi: è finita la carta igienica. Comprala! Il bagno puzza. Lavalo! La cucina è sporca. Puliscila! Ci sono le briciole sul tavolo. Toglile! Ma lui non agisce, si lamenta.

Il coinquilino F., inoltre, è focomelico. Lui non ha le braccine corte: ha i polpastrelli incollati sulle spalle. Una volta (in sei mesi!) ha comprato otto rotoli di carta igienica: ancora ce lo rinfaccia (io ne compro diciotto alla volta. La coinquilina L. non la compra: non le importa). Quando è finita la confezione di sapone liquido (acquistata, ovviamente, da me), però, ne ha fatta comparire un'altra: non mi sembrava vero! Il giorno dopo, infatti, era sparita: al suo posto un biglietto: "Quella l'ho comprata io: era la mia scorta personale". Quella che compro io invece...

Il coinquilino F., inoltre, ha una fidanzata, M., con la quale trascorre il tempo a litigare e a sfogare i suoi frequenti malumori. Non importa che lei sia all'estero in villeggiatura: lui riesce, comunque a raggiungerla via telefono e a farle la sua sfuriata quotidiana. Ogni cosa è un pretesto per litigare: dal cosa si mangia, al come si mastica, passando per quello che dice, per ciò che indossa e per il fatto che fuori piove e lui voleva che ci fosse il sole. M. è decisamente troppo buona, quando stava con me certe scenate F. non se le poteva permettere: avevo sempre un vaffanculo pronto in canna.