domenica 27 settembre 2009


Capitolo Trecentodiciottesimo. Chi mal fa, male aspetta


Il primo pezzo che Wilma perdette fu il campanello. Divelto a sfregio, senza che neppure il battacchio venisse sottratto.
Dopo la manopola sinistra svanì misteriosamente nella notte.
Poi fu sfondato il cestino, in più punti, in più occasioni.
A seguire fu distrutto il mozzo posteriore, a calci oppure colpito da qualche autoveicolo.
L'ultima a sparire, in ordine di tempo, è stata la camera d'aria, forse impiegata in qualche episodio sadoludico casalingo.

Spererei che questi devastatori ricevano quello che si meritano, ma mi è stato detto che il male che si manda potrebbe anche tornare indietro. Ecco: io auguro loro di incontrare la controfigura di J. Holmes. Affamata.

domenica 20 settembre 2009


Capitolo Trecentodiciassettesimo. Vitamine


- Alla fine ieri sera?
- Nulla di che, solita pausa in Piazza Vittorio, solita discesa ai Murazzi...
- Ti vedo provata.
- Ho mischiato un po'.
- ...?
- Long Island, Negroni, Black Russian, rigorosamente in quest'ordine.
- Scommetto che è stato il Black Russian a piegarti.
- La teoria dell'ultimo? No, colpa del Negroni.
- Certo che la miscela di Gin, Vermouth e Campari non scherza!
- Ma che miscela e miscela, è che ho voluto succhiare lo spicchio d'arancia.
- ...?
- Un atto incosciente, pensare che mi avevano avvertito. Una tale botta di vitamina C, in una serata del genere...

Però tornare a casa, con Wilma a mano, immersa nella prima nebbia della stagione, a cullarmi, nascondermi, proteggermi... Però tornare a casa, con Wilma in mano, immersa nei miei pensieri, a cullarmi, schernirmi, coccolarmi... Però... però... però non c'è vitamina C che tenga.

giovedì 10 settembre 2009


Capitolo Trecentosedicesimo. Spiegare certe giornate amare


Scena 1:
Venerdì mattina, io e la collega, nonché amica, E., di un anno più giovane, passeggiamo vicine.
Due ragazzi ci incrociano:
- Ciao, squillano verso di lei.
- Buongiorno, bofonchiamo verso di me.
Non è che sembro dieci anni più vecchia: io trasmetto autorità.
Devo solo ripeterlo sino a crederci.

Scena 2:
Antefatto, fine luglio
- Fra, me la spedisci una cartolina? Sai che ci tengo...
- Certo, non ti preoccupare!

Venerdì pomeriggio. C'è una cartolina per tutti, in ufficio, tranne che per me. Non è che mi ha dimenticato, si sarà confuso, di certo avrà capito Nessuna cartolina per me.
Devo solo ripeterlo sino a crederci.

La cartolina lunedì è arrivata, ma l'aspetto giovane temo sia svanito per sempre.

martedì 8 settembre 2009


Capitolo Trecentoquindicesimo. Tutto ciò che non ti ammazza


La vita a volte riserva episodi che se non fossero ineluttabili si vorrebbe fuggire tanto è lo sgomento si crede essi provochino.
Mentre questi arrivano si prova un dolore, una sopraffazione, un'angoscia tali da sentirsi cristallizzati, talmente impotenti da non riuscire né ad arrabbiarsi, né a piangere.

Episodi talmente grossi da togliere il fiato, talmente ed inutilmente caricati, che quando sono passati non si può che guardare con vergogna quello che si temeva.

Finisce l'estate, ed è subito sera.


martedì 1 settembre 2009


Capitolo Trecentoquattoridicesimo. Scene da EASSS09


Se si è diffusa la credenza che gli informatici siano tutti nerd sfigati la colpa è soprattutto di quel simpaticone che sul badge, alla voce I'm from, invece dell'affiliazione ha scritto hell e di quell'altro, che non riusciva a raccapezzarsi del perché il tram si prendesse alla fermata del bus.

Io sono diversa, ve lo giuro.