venerdì 30 novembre 2007


Capitolo Duecentonovesimo. Chiavi


Oggi verrà l'ex-coinquilina L. a prendersi le tende e a restituire le chiavi.
Lo ammetto, un po' mi manca.

domenica 25 novembre 2007


Capitolo Duecentottesimo. Tientsin


Continua la recensione dei locali torinesi dove trascorrere (o meno) una serata enogastronomica.

Scendendo lungo la top-five dei locali più frequentati da me ed il non dopo Horas Kabab, ecco un altro locale etnico a fare capolino: il Tientsin.
Come potete intuire dal nome è un ristorante cinese (nel caso non lo sapeste, e vi interessasse, Tientsin è una delle quattro municipalità della Repubblica Popolare Cinese) e presenta i soliti piatti già caratteristici di ogni locale cinese, ma con qualche novità: primo fra tutti, ed unico che citeremo, il guopà, riso tostato con salsa al pollo (con o senza chili) o ai gamberetti.

Inutile elencare e valutare tutti i piatti testati da me ed il non e da tutti gli amici che vi abbiamo condotto: sappiate che è tutto buonissimo, cucinato come si comanda, saporito e speziato, ma senza coprire il sapore dei cibi, e senza eccedere nell'unto, come, invece, accade in molti altri ristoranti della medesima categoria. Attenti all'olio piccante: una goccia è già troppo!

Il prezzo è un po' più alto della media e sono esclusi mal di pancia, difficoltà di digestione e puzza di fritto: se dovete accompagnare un amico restio alla cucina cinese portatelo qui, dove apprezzerà il cibo senza sortire i soliti effetti collaterali.

Ristorante Tientsin. Corso Dante 62. Torino.
Chiuso il lunedì.

sabato 24 novembre 2007


Capitolo Duecentosettesimo. Piatti


Anche se l'ingresso in casina sembra un evento solo vagamente più concreto di un miraggio, io ed il non non ci arrendiamo e, dopo esserci già impossessati di un servizio di bicchieri qualche mese fa, ieri abbiamo acquistato anche i piatti: doppio set da diciotto pezzi (piatti piani, fondi e da frutta) in porcellana bianca decorati da un semplice girasole, nonché da qualche cerchio verde e giallo, che richiama il colore del fiore.

Fini, delicati ed allegri ed anche se non lo fossero oramai li abbiamo presi e, con il prezzo che avevano, non potevamo certo farceli scappare.

State in attesa di una foto, comunque.

venerdì 23 novembre 2007


Capitolo Duecentoseiesimo. Case


Rieccomi di nuovo, a innumerevoli giorni di distanza dall'ultimo post, a dispetto di tutte le promesse di continuità fatte in passato.
Comunque, se stavate temendo che la casa fosse invasa da Lactobacillus Bulgaricus e Streptococcus Termophilus non temete: ce n'è la giusta quantità per fare colazione al mattino, ed anche i miei occhi stanno più o meno bene. Diciamo che mi sono di nuovo persa nel marasma di impegni quotidiani, in primis la carriera universitaria, in seguito i soliti problemi domestichesistenziali, che mi conducono, inevitabilmente, nel girone degli esauriti.

I soliti casini per casina: ci avevano illuso con l'ipotesi di una consegna a dicembre, perfetta, impacchettata ed infiocchettata per natale, ed invece nisba, altra attesa, impegnata, ovviamente, per trovare il mobilio, numerose altre inutili suppellettili ed un modo intelligente per disporle.

Sulla cucina io ed il non siamo diventati IKEAfans scegliendo l'impronunciabile modello Liljestad: Cucina liljestad IKEAlo vedete qui in una composizione prelevata direttamente dal sito IKEA (non è la nostra, tranquilli!), che renderemo più hightech con la compresenza di elettrodomestici e complementi in acciaio inox (non appena avremo deciso cosa metterci e dove).
L'ingresso, che assolverà anche la funzione di salotto e studio, invece, è ancora un grande boh, con conseguenti crisi del non, continuamente travolto dai miei numerosi progetti strampalati.

La casa qui è la solita schifezza, particolare che non aiuta certo l'innalzamento del livello relativo al mio buonumore.
La coinquilina L. ha abbandonato la magione qualche settimana fa ed il padrone di casa, Padron E., ha convertito la stanza vacante in studio personale, mentre il coinquilino F. si meriterebbe alcune centinaia di schiaffi al giorno, dai quali viene risparmiato solo in vista della sua dipartita il 3 dicembre prossimo venturo. Ad occupare la stanza giungerà un ascolano un po' freak e logorroico, speriamo un po' meno viziato e cafone del suo predecessore.

Non vedo l'ora di andarmene.

giovedì 1 novembre 2007


Capitolo Duecentocinquesimo. Yogurt


Se è vero che la notte porta consiglio, questi giorni di buio mi hanno portato a concludere uno degli affari migliori della mia vita: l'acquisto, su e-bay, al prezzo di Yogurtiera Moulinex10,99€, contro i 50€ circa di listino, della yogurtiera Moulinex (che potete ammirare anche in fotografia, qui accanto).

Ieri la prima produzione: ottimo. Potrebbe essere un nuovo infogno, nonché un'ottima soluzione al problema colazione, che mi attanaglia già da qualche tempo.

Se non mi sentite non pensate male: mi sto dedicando all'allevamento di fermenti lattici vivi, tutto a posto ragazzi.