lunedì 11 giugno 2007


Capitolo Centottantaquattresimo. La cucina


Venerdì mattina sono andata, con il padre, a prendere le misure della dimora, poiché quelle depositate al catasto, fornitemi dall'agenzia immobiliare, non mi parevano veritiere.

Comprovato che tale piantina è tutta da rifare (e sarà cura del venditore rifarla entro la prossima settimana), ho scoperto che la cucina ha le misure indicate in figura (G è la posizione dell'allaccio del gas, A quello dell'acqua ed il coso giallo è il termosifone).



Creata tale immagine con uno dei software già citati in precedenza, a me ed al non non è rimasto altro da fare che decidere come disporre mobili base, pensili e quant'altro.
La creazione della composizione ci ha creato qualche squilibrio (non ancora risolto), ma è stata la scelta del colore da adottare per il mobilio a mandarci totalmente in paranoia: rovere moro, come suggerito dal non o faggio, come spalleggiato da me? Cioè, quale tra queste due opzioni IKEA?



Sono tre giorni che guardiamo siti di cucine, brochure di cucine, cataloghi di cucina, foto di cucine. Ma non ne ho ancora abbastanza: dite anche voi la vostra!
Com'è la vostra cucina? E quella dei vostri sogni? E quella di vostra madre/suocera cognata/cugina/sorella?

Ho bisogno di voi, non abbandonatemi proprio adesso.

3 Commenti:

  • consiglierei il chiaro, più luminoso...ed ante senza vetri, più sicure.

    d.

    Di Anonymous Anonimo, scritto alle 11/06/07, 22:26  

  • Hai pensato di rivolgerti ad un bravo architetto?????

    Di Anonymous Anonimo, scritto alle 22/07/10, 11:43  

  • L'architetto è solo un modo idiota per sprecare soldi: con un po' di fantasia e buongusto se ne può fare senza dubbio a meno!

    Di Blogger alesssia, scritto alle 22/07/10, 12:54  

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