lunedì 4 giugno 2007


Capitolo Centottantunesimo. Il coinquilino F.


Secondo capitolo dedicato alla saga de "I coinquilini".

Il coinquilino F. vive in questa casa da febbraio 2007. Sono stata io a fare pressione perché fosse proprio lui: lo conoscevo bene e sapevo che era uno pulito e preciso. Ma non sapevo sino a che punto e questo è stato il mio errore.

Anche il il coinquilino F., come la coinquilina L., ha una doppia identità: oltre a essere il coinquilino F. è anche conosciuto in questo blog come Lui, l'ex-fidanzato che mi ha spezzato il cuore.

Il coinquilino F. passa la sua vita a lamentarsi: è finita la carta igienica. Comprala! Il bagno puzza. Lavalo! La cucina è sporca. Puliscila! Ci sono le briciole sul tavolo. Toglile! Ma lui non agisce, si lamenta.

Il coinquilino F., inoltre, è focomelico. Lui non ha le braccine corte: ha i polpastrelli incollati sulle spalle. Una volta (in sei mesi!) ha comprato otto rotoli di carta igienica: ancora ce lo rinfaccia (io ne compro diciotto alla volta. La coinquilina L. non la compra: non le importa). Quando è finita la confezione di sapone liquido (acquistata, ovviamente, da me), però, ne ha fatta comparire un'altra: non mi sembrava vero! Il giorno dopo, infatti, era sparita: al suo posto un biglietto: "Quella l'ho comprata io: era la mia scorta personale". Quella che compro io invece...

Il coinquilino F., inoltre, ha una fidanzata, M., con la quale trascorre il tempo a litigare e a sfogare i suoi frequenti malumori. Non importa che lei sia all'estero in villeggiatura: lui riesce, comunque a raggiungerla via telefono e a farle la sua sfuriata quotidiana. Ogni cosa è un pretesto per litigare: dal cosa si mangia, al come si mastica, passando per quello che dice, per ciò che indossa e per il fatto che fuori piove e lui voleva che ci fosse il sole. M. è decisamente troppo buona, quando stava con me certe scenate F. non se le poteva permettere: avevo sempre un vaffanculo pronto in canna.