giovedì 31 dicembre 2009


Capitolo Trecentotrentaseiesimo. Verranno a chiedermi degli anni zero...

...e cosa potrò rispondere?
Che sono stati anni densi, dove mi sono innamorata e ho fatto innamorare, dove ho preso, ho lasciato e dove sono stata presa e sono stata lasciata. Più il passivo che l'attivo, comunque. Dove ho conosciuto gente, e molta di più l'ho persa di vista, dove si sono create le amicizie e dove queste si sono misurate, a volte finendo.
Che sono stati anni tristi, dove persone sono morte, alcune volte senza neanche il tempo di salutare, ma anche anni lieti, in accordo con la moltiplicazione biblica.
Che sono stati anni pieni, dove ho visitato un sacco di posti, senza averne mai visto abbastanza, dove ho cambiato più case ed ancora più coinquilini.
Che sono stati anni soddisfacenti, dove mi sono diplomata, bilaureata e dove sono stata condotta quasi all'altare, ma di una vita "disonesta".
Che sono stati anni in cui ho riso, pianto, amato, odiato, scherzato, tenuto il muso. Anni in cui mi sono ubriacata, ho fatto all'amore la prima volta e molte altre, ho studiato, ho tentennato, ho provato cose ed ho effettuato scelte che condizioneranno tutta la mia vita.

Alla fine, però, a chi mi chiederà di questi anni zero, dirò una sola cosa: che sono stati anni belli, perché vissuti.

1 Commenti:

  • beh...
    puoi dire quel che disse Neruda
    "confesso che ho vissuto"
    mi sembra bello poterlo dire
    yo no puedo
    AUGURI Ale
    ...di cuore.
    d.

    Di Anonymous Anonimo, scritto alle 31/12/09, 19:58  

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