martedì 20 ottobre 2009


Capitolo Trecentoventiseiesimo. (L)Ode al Formaggino Mio

In tutta la mia infanzia non ho mai mangiato del cibo preconfezionato.
Mia madre, sino a che ne è stata in grado, ha sempre cucinato tutto il cucinabile: passate di pomodoro, marmellate, sughi, pasta, pane, merendine... Riuscì persino a produrre yogurt, formaggio e Nutella.
Le materie prime le fornivano l'orto, il frutteto ed i piccoli animali da fattoria: galline, polli, conigli...
Compravamo solo la carne bovina, suina ed il pesce. Questo unicamente perché non le riusci mai di escogitare uno stratagemma per conservare una vacca intera, dopo averla macellata, né di allevare i tonni nella vasca da bagno. Ma dubito che prima della mia nascita non ci abbia mai provato.

Nonostante tutto questo, mangiare da mia zia assieme a mio cugino rappresentava sempre una festa.
Lì, infatti, si consumava il Formaggino Mio - che per me, poi, la parola Formaggino Mio indichi un qualsiasi formaggio molle non identificabile, dal BelPaese al Tigre sino al Susannatuttapannapitumpitumpa, non è che un dettaglio. Lì, appunto, si consumava il Formaggino Mio, che da casa mia era bandito, come le Sottilette, la carne in scatola ed il sesso prematrimoniale.

Ricordo ancora quando mia zia lo estraeva dal frigo e mi chiedeva se ne volessi. Ne mangiavo tre o quattro, sotto lo sguardo allibito di mio cugino, che doveva sorbirselo a forza, disciolto in qualsivoglia minestra come unico misero apporto di calcio.
Ricordo ancora come lo sbranavo, senza capirne il sapore, cosi diverso da quelli a cui ero abituata. Lo ingurgitavo senza che neppure mi piacesse particolarmente, per il solo gusto della novità. Un po' come feci anni dopo con le Sottilette, la carne in scatola ed il sesso prematrimoniale.

Terminata l'epoca dei pasti da mia zia, non ne mangiai più, ma ne ricordo ancora quel gusto particolare.
Non ne mangiai più, sino ad oggi, quando trascinata dalla nostalgia, ne ho acquistato una confezione.

E' rassicurante sapere che, per quanti progressi faccia la Scienza dei Materiali, il Formaggino Mio mantiene ancora il sapore che aveva nei miei ricordi. Quel sapore che con gli anni ho imparato a decodificare: elastomero di dubbia qualità.

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