Capitolo Trecentotrentanovesimo. Teorie maschili
- Quindi sostieni che le dimensioni del pene di un uomo siano inversamente proporzionali alla sua bellezza?
- Certo: più sei brutto, più ce l'hai grosso. Presenti esclusi, ovviamente.
- Dai non ci credo...
- Te lo giuro. Per esempio c'era un mio amico bruttissimo. Aveva il naso grosso ed aquilino, i capelli lunghi, biondicci, la pancia ed i fianchi tipo matrona siciliana provata da innumerevoli gravidanze, le gambe arcuate ed i denti storti. Come se non bastasse era anche un po' strabico.
- Un mostro, per farla breve.
- Te lo giuro. Se si è fatto qualcuna era solo perché quando andavamo a ballare era quasi sempre buio e scorreva un sacco di alcool. Soprattutto tra le donne!
- Ma la storia del pacco?
- Giusto! Una volta siamo andati a fare canoa. Hai presente le tutine da canoa, vero? Quelle belle aderenti?
- Sì, sì.
- Ecco. Immaginati sto po' po' d'uomo fasciato in quella tutina. Uno spettacolo raccapricciante, se non fosse per quel pacco fuori misura.
- Ma dai?
- Te lo giuro. Le donne basite.
- Nessuno ha detto nulla?
- Solo una donna.
- Cosa?
- Apperò: è Rocco!
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