venerdì 4 maggio 2007


Capitolo Centosessantacinquesimo. Adventio, #2


Il silenzio stampa preannunciato, alla fine, si è protratto più del previsto, complice un esame preparato e superato, e la pioggia, che rende lunghi i miei spostamenti, rubandomi il tempo altrimenti faticosamente ritagliato.
Rieccomi qui, però, ancora una volta a narrare le mie avventure culinarie.

Qualche settimana fa ho comunicato l'acquisto dell'Adventio, ma non ho mai detto se questo colpo di fulmine sia diventato veramente amore.

La prima prova del robot è stata la preparazione delle Polpettine al Limone, piatto semplice, ma fresco e gustoso.

Ingredienti (per 2/4 persone, dipende dall'appetito):

  • 400g di petto di pollo,
  • un limone naturale
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 carota
  • aneto, a piacere
  • pangrattato, in abbondanza

Preparazione:

  1. Sminuzzate la cipolla, la carota e l'aglio, eventualmente servendovi del vostro servizievole robot.
  2. Sbucciate il limone, avendo cura di non andare troppo in profondità, così da non prendere anche la parte bianca. Tritate, poi, la buccia ed unitela alle verdure.
  3. Spremere, in seguito, il limone, tenendone il succo da parte - dopodiché il limone potete gettarlo: ha dato tutto quello che poteva.
  4. Disossate con cura il petto di pollo (a meno che non l'abbia fatto il vostro macellaio di fiducia) e tagliatelo a pezzi.
  5. Ora, se non lo avete già fatto, tirate fuori dall'armadio il vostro robot: senza non è più possibile procedere. Se non l'avete ditemelo: ho una gustosa ricetta da proporvi, con i medesimi ingredienti.
  6. Mettete nel robot le verdure (se non sono già dentro), la carne, il succo di limone, l'aneto, sale e pepe. Frullate ben bene: deve ridursi ad una poltiglia.
  7. Ora divertitevi con le vostre tenere manine: formate delle polpettine con l'impasto e passatele nel pangrattato (che, di nuovo, potete preparare con pane e robot, invece di comprare quel trito di unghie di gatto che c'è in commercio).
  8. Friggete in abbondante olio per una quindicina di minuti, sino a che non saranno dorate.
  9. Servire calde su di un letto di insalata.

Come avete potuto notare la preparazione è semplice (e la resa ottima) ma come si è comportato il buon Adventio? Di merda: ha lasciato le verdure praticamente intere ed anche il limone era ancora a pezzi.
Ho pensato al divorzio, così, subito, ancora in viaggio di nozze. Ho passato notti insonni, con la paura di usarlo, temendo che potesse di nuovo deludermi. Poi, in sogno la soluzione: se avessi usato la lama sbagliata? Se fossi io e non lui? C'era un solo modo per scoprirlo: la seconda possibilità. Essa si è concretizzata stamani, sempre con un piatto semplice, ma pratico: la Frittata di Spinaci.

Ingredienti (per 3/4 persone):

  • 6 uova
  • 250g di spinaci
  • 2 cucchiai di parmigiano
  • 2 cucchiai di pangrattato

Preparazione:

  1. Titubante, ho estratto il robot dalla sua confezione. Con mani delicate e attente ho iniziato la vestizione: cono centrale, accessorio per montare/emulsionare. Intanto, sui fornelli, gli spinaci surgelati bollivano.
  2. Ho preso le uova, separando tuorli dagli albumi: questi ultimi sono finiti direttamente nella pancia del robot, che è stato messo in funzione. Magia: lo strano attrezzo a forma di disco volante smerigliato li ha veramente montati! Via, dentro anche i tuorli: il mio amato non poteva tradirmi!
  3. Con le mani tremante ho estratto il disco volante e, al suo posto, ho messo la lama. Intanto gli spinaci erano pronti, e, dopo averli scolati e aver atteso che si raffreddassero un poco, sono finiti a tenere compagnia alle uova.
  4. Ho ancora dato il via al robot: gli spinaci, smembrati, si legavano alle uova: era il momento di aggiungere parmigiano, pangrattato, sale e pepe.
  5. Ancora qualche secondo. Il robot urlava la sua vittoria.
  6. Non mi restava che friggere l'impasto, perfetto, e mangiare il risultato: una superba frittata, condendola con un po' di aceto, accompagnata da una timida insalata di fagiolini.

Ora l'Adventio dorme, nella sua scatola, il meritato riposo dell'eroe.
Non poteva tradirmi, lo sapevo.