lunedì 15 maggio 2006


Capitolo Centotrentaseiesimo. Notizie sommarie


C'é chi chiede mie notizie (Gomez, soltanto) e l'accontento.

Dove sono finita? Non lo so. Essenzialmente da nessuna parte. Un po' qua. Un po' là. E poi basta.
La mia giornata tipo non lascia spazio alla fantasia: sveglia alle 07:30, ogni mattina, quattro ore di lezione, una di pausa, altre quattro di lezione. Un'ora per attraversare Torino, ogni pomeriggio tardo, passare da casa, arrivare, alle 19:00, a lavoro, uscire, a notte più o meno inoltrata, per infilarsi, di corsa, nel letto. Sveglia, lezione, pedalata, lavoro, nanna, sveglia, lezione, lavoro, nanna, sveglia, lezione, lavoro, lezione, lavoro...

Un circolo viziosa che dovrebbe tenermi lontana dai vizi, invece...
Ma questa è un'altra puntata, 'ché se vi raccontassi tutto ora finirei con il restare senza parole per mesi, un'altra volta.


3 Commenti:

  • i vizi sono le uniche piccole distrazioni che si riescono ad avere quando la vita diventa un ciclo vizioso...
    forse da pensionato smetterò di fumare...

    Di Blogger Paolo, scritto alle 15/05/06, 13:51  

  • Vabbè, almeno sei viva! Stavo iniziando a preoccuparmi.

    Lo so che queste routine massacranti tolgono la voglia di scrivere, ma tu, ogni tanto, ricordati che qualcuno ti legge (e magari ti pensa), ok?

    Di Blogger Paolo Cecchetto, scritto alle 16/05/06, 19:47  

  • Vabbeh, Gomez, io ci proverò, sfiderò questo ruotante routine, eviterò di coricarmi in una morbida monotonia e scriverò. Lo faccio per te, sappilo.
    :D

    Di Blogger alesssia, scritto alle 17/05/06, 00:32  

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