mercoledì 25 gennaio 2006


Capitolo Ventinovesimo. Depressioni e decorazioni


E incarognimenti, aggiungerei. Sabato notte litigo, senza che però lui se ne accorga, troppo stronzo e troppo ubriaco per farlo, con l'amico S. La situazione è ancora da chiarire, e forse non lo sarà mai. Anche se mai dire mai, il sicuro è morto e tutti quegli altri proverbi del cazzo.

Fatto sta che oscillo tra odio profondo e depressione e sulla parete della mia stanza, di fronte al lettone, sta crescendo una pianta psichedelica con fiori assurdi e rami arzigogolati, il tutto disegnato con le stupende matitine IKEA, in attesa di essere ripassata con pennarelli e\o quant'altro. Gli altri muri attenderanno.