Capitolo Centoventitreesimo. Traslochi
Alla fine giovedì, dopo aver messo la sveglia all'alba (non la mia, quella vera: 06:30!), aver recuperato l'amico L., il possessore del furgone, aver guidato in direzione delle campagne torinesi, sono riuscita a recuperare, non senza una lunga sequela di bestemmie:
A. la doga matrimoniale, gentilmente concessami in prestito permanente dall'amico F.
e, dopo una sosta nel parcheggio dell'IKEA,
B. il materasso sultan qualchecosa,
C. la biancheria fondamentale (coprimaterasso e copriletto)
Successivamente, con una nuova, ma più corta, sequenza di bestemmie, l'amico L., è anche riuscito a spostare la libreria.
L'agoniato letto, però, l'ho montato solo alle due di notte, quando, uscita dal lavoro, l'amico F. mi ha portato le gambe, che, come dei coglioni, avevamo lasciato a casa sua.
Risultato finale? Sono tre giorni che vivo nel letto, sono uscita solo venerdì e sabato per andare a lavorare. E dopo questi spostamenti ho deciso che, tranne che per crolli strutturali, la disposizione degli oggetti in stanza questa è e questa rimane.
Fine delle comunicazioni: torno a letto.
2 Commenti:
Finalmente la mia coniquilina ha trovato una sistemazione "definitiva" per la sua camera!
EVVAI!!!
Ci voleva, complimenti!
Di
Anonimo, scritto alle 05/12/05, 17:01
Contento P? Niente più mobili che si spostano da una stanza all'altra, niente più ingombri nel salotto borghese.
In realtà l'amico S. proponeva un ultimo spostamento: mettere la libreria blu nel terrazzo che sta sotto la mia stanza. Per il momento l'ignorerò.
Di
alesssia, scritto alle 06/12/05, 14:42
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