lunedì 16 luglio 2007


Capitolo Centonovantacinquesimo. Tripost


Dopo otto giorni di silenzio rieccomi qui con un post a tre argomenti.

Il primo riguarda la situazione emocasalinga, dove emo è sia l'abbreviazione di emotivo sia il prefisso di sangue.
Il coinquilino F., dopo aver invitato due amici milanesi per il fine settimana è tornato alla carica uno dei suoi mitici pizzini, dove si lamentava, in maniera peraltro del tutto lecita, che la casa è sporca. Lui, quindi, avrebbe lavato il pavimento della cucina (addirittura!) mentre noi potevamo fare il resto. La coinquilina L. ha dato l'ok per il suo contributo all'operazione con la pulizia dei fornelli, mentre alla sottoscritta rimaneva solo da fare il resto. La risposta, a questo punto, è stata gentile, ma ferma. Testualmente: "Sono stanca di farvi da colf, muovete il culo e fate qualcosa anche voi. O assumete una peruviana."
Si attendono sviluppi, anche verbali.

Il secondo argomento è, invece, legato alla situazione fisica mia e del non che abbiamo raggiunto, rispettivamente otto e dodici chili di sovrappeso.
Stanco delle prese in giro degli amici, sabato pomeriggio ha avuto la malaugurata idea di propormi di andare a correre in uno dei numerosi parchi torinesi, non sapendo che la corsa è una delle mie attività fisiche preferite. Risultato? Sabato pomeriggio io e Wilma siamo andate nel (presunto) paradiso degli sportivi a comprare scarpe e pantaloncini per la runner che non deve chiedere mai e oggi si dovrebbe iniziare, mentre lui, da allora, accavalla scuse per posticipare la data d'inizio possibilmente alla settimana con due giovedì. Anche qui si attendono sviluppi.

Il terzo ed ultimo argomento è legato, invece, alla casina.
Ieri siamo andati nell'ennesimo mobilificio per cercare una camera da letto e ne abbiamo visto tre di nostro gusto: chiamato l'arredatore, abbiamo scoperto che erano le tre più care dell'esposizione, circa 4000 euri a stanza. L'arredatore, gentile e logorroico, che ci ha spiegato che sulla camera da letto, a differenza della cucina, dove quello che conta è un contributo tecnico, bisogna dare peso soprattutto ad una situazione emozionale: mi piace, la compro.
Perché io ed il non non riusciamo ad emozionarci davanti alle camere da 700 euro?