giovedì 29 dicembre 2005


Capitolo Centoventiseiesimo. Come nelle fiabe


C'è l'eroe, la situazione quasi idilliaca iniziale. Ci sono gli antagonisti, la situazione che precipita.
Per questo l'eroe deve combattere, far tornare tutto com'era, smascherare il cattivo e punirlo, ma poco, perché l'eroe è buono, ma buono per davvero.

E, alla fine, tutti vissero felici e contenti.

Nella vita, come nelle fiabe, tutto bene quel che finisce bene.

lunedì 26 dicembre 2005


Capitolo Centoventicinquesimo. Ho perso le parole


Non che in questo non mi sia sucesso niente, non che non voglia condividerlo con l'Universo, ma avere l'ennesima conferma del fatto che bisogna diffidare della persone buone, perché te la mettono, irrimediabilmente e immancabilmente, nel culo, mi ha tolto la voglia, e la forza, di parlare.

Aspettando tempi migliori vi informo che aderisco anch'io alla lodevole iniziativa: questo blog non è un essemmesse, posizionando il banner, per un tempo ancora imprecisato, a lato.
Pensare che io negli sms metto pure la punteggiatura, figurarsi in un blog.

Comunque auguri ritardati di Buon Natale, dioMaiale.

martedì 6 dicembre 2005


Capitolo Centoventiquattresimo. No TAV


Attenzione: non ci sono state cariche in Val Susa, nessuna ruspa ha abbattuto barricate e i feriti non sono feriti, sono solo facinorosi che si sono finti tali: sovversivi, insomma.

Le immagini che avete visto sono solo dei fotomontaggi dei soliti similcomunisti, tanti altri facinorosi perditempo. Perché se non fossero perditempo, che ci farebbero, con sto freddo, di notte, nelle tende? Protesta civile? Ma per favore, andate a lavorare. E fate lavorare anche gli altri, invece di bloccare strade, autostrade, stazioni e ferrovie.

Polizia assassina? Ma se sono solo ragazzotti che fanno il loro lavoro... gli hanno detto che quell'area andava liberata, con il buio quelle tende sembravano massi, cuneette, asperità del terreno e hanno preso la ruspa, giustamente. Siamo in Italia, suvvia, non pretenderete che abbiano i visori notturni.

Non ci sono state cariche, ascoltatemi, solo qualche errore logistico.
Tutti possono sbagliare.

E non fidatevi neanche dei TG: dicono che sono 2000 persone comuni a protestare, non anarchici o ecoterroristi, diffidate: in reltà sono 2000 squatter travestiti da persone comuni.

Fidatevi di me.

In fede,
Pisanu.


Comunque, per dirla tutta, sono contraria ai sondaggi telefonici, che rompono solo le scatole, figurarsi a quelli proTAV, che spaccano le montagne.


lunedì 5 dicembre 2005


Capitolo Centoventitreesimo. Traslochi


Alla fine giovedì, dopo aver messo la sveglia all'alba (non la mia, quella vera: 06:30!), aver recuperato l'amico L., il possessore del furgone, aver guidato in direzione delle campagne torinesi, sono riuscita a recuperare, non senza una lunga sequela di bestemmie:
A. la doga matrimoniale, gentilmente concessami in prestito permanente dall'amico F.
e, dopo una sosta nel parcheggio dell'IKEA,
B. il materasso sultan qualchecosa,
C. la biancheria fondamentale (coprimaterasso e copriletto)

Successivamente, con una nuova, ma più corta, sequenza di bestemmie, l'amico L., è anche riuscito a spostare la libreria.

L'agoniato letto, però, l'ho montato solo alle due di notte, quando, uscita dal lavoro, l'amico F. mi ha portato le gambe, che, come dei coglioni, avevamo lasciato a casa sua.

Risultato finale? Sono tre giorni che vivo nel letto, sono uscita solo venerdì e sabato per andare a lavorare. E dopo questi spostamenti ho deciso che, tranne che per crolli strutturali, la disposizione degli oggetti in stanza questa è e questa rimane.

Fine delle comunicazioni: torno a letto.