sabato 29 novembre 2008


Capitolo Duecentosessantunesimo. Houston, ci siamo


Prima connessione dalla casina, non mi sembra vero.
Mamma Telecom, nonostante tutto, ce l'ha fatta.

mercoledì 19 novembre 2008


Capitolo Duecentosesantesimo. The sunny side of the hill


Mi compiaccio e mi gongolo sul lato assolato della collina, ben conscia che anche questo possiede le sue zone di ombra, come previsto dalla filosofia di riferimento.

Mi distendo e mi ricarico, come un pannello solare al quale è collegato un accumulatore teorico, dotato di una capacità infinta.

Indugio e aspetto che il sole giri, quando questo lato assolato diventerà quello in ombra. Ma anche allora ci sarà qualche zona di luce, come previsto dalla filosofia di riferimento.

giovedì 6 novembre 2008


Capitolo Duecentocinquantanovesimo. Sogni


Nei giorni scorsi ho avuto una discussione sull'importanza di avere dei sogni, nella quale mi si voleva convincere che il sognare ad occhi aperti è un'emozione bellissima, sincera, appagante.
Mi spiace, ma resto della mia idea: a me dei sogni il fantasticarci non piace, preferisco il raggiungerli.

mercoledì 5 novembre 2008


Capitolo Duecentocinquantottesimo. Che ne è stato di noi


Silenzio. Silenzio.
Ancora silenzio.
Sembra che il blog, e, di conseguenza, io, abbia solo questo da esprimere, ma è solo una mezza verità.

E' un periodo meditativo e carico di attese, e, allo stesso tempo, un attimo di pausa in cui godersi i risultati ottenuti.

Il lavoro procede con ritmi più umani e guadagno spazio per me: per godermi la casa in compagnia del non, rotolarsi nel letto, valutare la stoffa del divano, cucinare per noi e per gli amici, sorridere. Recupero tempo per guardare film e per leggere. Soprattutto per leggere.

Non mi sembra possibile dedicare così tanto tempo alla lettura, avevo quasi perso l'abitudine, avevo dimenticato quel distaccamento dalla realtà, quella dedizione nel seguire le parole che si susseguono nelle pagine, l'ansia, l'attesa, l'appagamento profondo.
Il narrarsi storie.

Sono stati, per caso, tutti romanzi tristi, ma non mi è dispiaciuto, perché i pensieri che ne sono nati hanno alimentato la parte metidativa, quella di cui questo silezio è la mezza verità.




Per cavalcare la mia stessa onda:
  1. Jonathan Coe, La pioggia prima che cada
  2. Bourdouxhe Madeleine, La donna di Gilles
  3. Gaarder Jostein, La ragazza delle arance
  4. Jonathan Coe, Donna per caso