sabato 26 gennaio 2008


Capitolo Duecentodiciannovesimo. Scelte, parte prima: le pareti


Bene, ora che la consegna di casina non è più un evento da procastinarsi nel tempo, bensì di prossimo avvento, io ed in non siamo alle prese con quelle scelte che già avremmo dovuto fare, in modo da rendere la nostra entrata il più veloce ed indolore possibile, ma che non abbiamo fatto, essendo la nostra indole tipicamente bogia-nen.

La prima riguarda tutte le stanze, ovvero, ma di che colore le faccio?
In realtà questo è per noi è un argomento tritissimo, in quanto abbiamo già attraversato numerosi stadi:

  • colore piatto, tenue, a tutte le pareti;
  • colore piatto, effetto shock, ad una sola parete, ma senza mai stabilire quale;
  • colore non piatto (spugnato, stucco veneziano, altri) ad una sola parete, anch'essa mai identificata;
  • bianco candido ospedaliero a tutte le pareti (per la serie: "se s'ha da fare...");
  • bianco appena sporcato a tutte le pareti.


Essendo le varie ipotesi in ordine cronologico ci troviamo ora a decidere con cosa sporcare il bianco nelle varie stanze. Io sono per:

  • nero o marrone per la cucina, a seconda del colore del top, ottenendo un grigio o un miele;
  • azzurro in camera da letto, secondo la cromoterapia è un colore particolarmente indicato per questa stanza, avendo effetto rilassante;
  • lilla nell'ingresso-living, sempre secondo la cromoterapia è stimolante e facilita la socializzazione;
  • bianco candido, invece, per bagno, quasi completamente piastrellato, sgabuzzino, quasi totalmente non iteressante, anticamera, luogo di transizione.

Ovviamente il non non sa ancora nulla di queste ipotesi, ma verrà informato al più presto. Per lui, infatti, un colore vale l'altro, l'aspetto importante è che io smetta di frantumargli i coglioni con le mie indecisioni.

Termina così la panoramica su questo primo aspetto su cui siamo obbligati a scegliere.