lunedì 28 luglio 2008


Capitolo Duecentocinquantunesimo. Giochi buffi


Ieri io ed il non abbiamo deciso di investire 5 euro a testa per coltivare una delle nostre passioni, che tralasciavamo già da qualche tempo.

Incuranti del caldo, quindi, abbiamo attraversato l'afa taurinense per raggiungere il cinema più vicino e, vista la scarsità di proposte, ci siamo orientati, scettici, su Funny Games.

Centoundici minuti incollati allo schermo a seguire la tripla trama: la vicenda orrorificamente buffa, la critica alla società borghese e la metacritica verso l'entertainment telecinevisivo stesso.

Se vi capita.