Capitolo Duecentotresettesimo. Grattini
Poco fa, io ed il non, disquisivamo allegramente su quale fosse il contatto fisico che ci desse maggiore piacere. Tralasciavamo, però, tutti i luoghi peccaminosi che i più birichini già stanno visualizzando, per eleggere, senza malizia alcuna e quasi all'unanimità, la schiena.
Cosa esiste, infondo, di tanto godereccio da eguagliare quella vibrazione generata dallo scorrere deciso di unghie altrui, che premono, implacabili, sulle nostre tenere e bianche carni posteriori?
Ovvio: nulla.
Capitolo Duecentotrantaseiesimo. Punti di vista

Senza perdere troppo tempo a disquisire se il bicchiere sia mezzo vuoto o mezzo pieno, è sufficiente affacciarsi alla finestra (portafinestra, pardon) per rendersi conto che ci sono punti di vista e punti di vista.

Quello che ho da casina, per esempio, è decisamente migliore di quello che avevo da San Salvario.
Capitolo Duecentotrentaciquesimo. Colori & Sapori

Chi dice che è una follia pedalare da casina a Borgaretto, per fare una copiosa mangiata a base di pesce, mi spiega come si farebbe, altrimenti, a vedere colori e situazioni come quelle fotografate?
Per il resto... beh la pappa tutta buona: cozze alla marinara, linguine alla scoglio, salmone alla griglia, torta e cioccolato originale belga. Due caffè, per gradire il tutto.
Prossimo appuntamento il 25 maggio.
Capitolo Duecentoquattresimo. Sensi
Ieri io ed il non ci siamo vestiti, lavati e profumati con il solo scopo di cercare un'isola ecologica dove depositare il nostro pattume riciclabile.
Senso civico ne abbiamo da buttare.