sabato 17 gennaio 2009


Capitolo Duecentosettantacinquesimo. Io tengo alla linea


Mentre pensavo come risistemare un po' il layout del blog (si attendono crude novità e una decisa pulizia), mi sono venute in mente due Storie da ristorante, datate una quindicina di giorni, che, forse, vale la pena di condividere.

Storia 1
Coppia di signore, semplice, come sarebbe potuta essere mia madre: abbigliamento casual, un filo di trucco, un paio di gioielli da bigiotteria, decisamente sovvrappeso.
Guardano il menù in lungo ed in largo, non sanno cosa scegliere.
- Buonasera, avete deciso?
- Buonasera, in realtà avvremmo bisogno di un consiglio: nel risotto agli asparagi c'è la panna?
- Sì, signora.
- Allora prendiamo le conchiglie al tonno, sa, dopo le feste meglio tenersi un po' leggere!
L'amica anniusce, sorrido.
- Di secondo?
- Salsiccia e polenta, se me ne può fare una porzione un po' abbondante.
Ovvio, non bisogna tenersi leggere dopo le feste?

Stroria 2
Quartetto che si fa notare: un uomo sulla trentina, completo con cravatta, curato nei minimi dettagli, tre donne, una mora, una rossa e una bionda, come nelle migliori barzellette, tutte, ovviamente, tinte, nel tipico modello barbie.
Per chi non lo sapesse il modello suddetto corrisponde a una categoria di donna decisamente impegnate, che non sanno organizzare le loro giornate, districandosi a fatica tra palestra, estetista e parrucchiere, cercando di incastrare, a fatica, qualche seduta dal chirurgo plastico.
- Buonasera, avete deciso?
Lui è il portavoce.
- Sì, prenderemo due bruschette al lardo, due affettati e formaggi, ce lo dividiamo. Poi prenderemo le linguine alla piemontese, quattro, per il secondo preferiamo dirglielo dopo, non abbiamo molto appetito, va bene?
Un uomo di polso, meno male.
- Da bere?
- Vorremmo un bianco mosso...
Scorre la carta dei vini
- ... un Brachetto.
Guarda le donne che anniuscono, quasi mi spiace rovinare la sua padronanza da sommelier consumato.
- Il Brachetto è un rosso, ed è da dolce.
Imbarazzo, quindici secondi di silenzio. Qualcuno deve fare qualcosa, prendo la sitazione in mano.
- Vuole che faccia io? Abbiamo un buon Prosecco. Che è un bianco mosso.
Riprende coscienza, annuisce.

Finiscono, è ora di ritirare i piatti.
- Dolce o caffé?
La bionda si fa portavoce:
- Ma, io avrei ancora un po' di fame, ci porta il menù?
Ordinano quattro secondi: spezzatino con piselli, spadellata di pollo con fagiolini, due nodini di maiale con patate. Terminano anche quelli.

- Caffè?
E' il turno della rossa:
- E il dolce?
Elenco i dolci: 4 tiramisù, meno male che non avevano appetito.

- Caffé e amaro?
Ordinano quattro caffé con quattro San Simone.
Mentre me ne vado, la bionda prende coraggio, sorriso smagliante:
- A noi femminucce lo porta con il dolcificante? Sa, ci teniamo alla linea.
L'avevo notato, dopo aver mangiato come uccellini.