domenica 23 gennaio 2005


Capitolo Trentatreesimo. Comunicato PostSirchia


Dall'entrata in vigore della legge Sirchia sono stati riscontrati i seguenti effetti.

La gente mangia più velocemente e non si ferma più a chiacchierare dopo cena finendo il vinello o sorseggiando l'amaro, quindi libera il tavolo prima e si lavora di più.

La gente mangiando più velocemente ed uscendo al freddo a fumarsi una sigaretta tra una portata e l'altra si prende delle congestioni che levati (attualmente si registra almeno un caso a serata, mentre il consumo di acqua calda e limone sta superando qualla di limoncello. Si sta pensando di farlo pagare, invece di offrirlo con cristiana carità).

La gente è notevolmente più stressata, con tutti i danni che ciò comporta alla salute. E' stato rilevato che, se il piatto ci mette un po' ad uscire, il cliente è nervoso perché non vede l'ora di essere fuori; se, invece, viene preparato al volo, si rabbuia perché non gli viene concesso abbastanza tempo per uscire fuori a fumare.

Sono stati segnalati circa settecentoquarantasette tic diversi in clienti che prima di allora non ne avevano mai manifestato uno.

I condomini della stabile in cui è situato il ristorante vengono presi da crisi isteriche ogni volta che, per entrare in casa, devono camminare su un tappeto di sei centimetri circa di cicche, nonostante sia stato posizionato un posacenere da esterno.

Inoltre buona parte dei cibi e delle bevande, soprattutto caffé, liquori e birra, hanno perso quel sapore che li rendeva così apprezzati. Il loro consumo è, infatti, calato drasticamente.

Sucessivi effetti indotti dalla nuova legge verranno comunicati in itinere.

Dio ci scampi e ci liberi da Sirchia, ora e per sempre.
Amen