mercoledì 20 ottobre 2010


Capitolo Trecentocinquantaduesimo. L'amore quando arriva arriva


Trovando faticoso anche l'addobbarmi per uscire la sera, non è concepibile che io mi sistemi di tutto punto per andare a lavoro, ad una conferenza, a fare la pulizia dentale...

Poi, però, incontro l'uomo della mia vita in una delle suddette situazioni. Che fare con gli occhi stanchi, i pantaloni troppo larghi, la camicia stropicciata? Per non parlare dei capelli (indecenti), le sopracciglia (inammissibili), lo stato totale di depilazione (beh, almeno quello non si vede)...

Poi mi rassicuro con il paradosso dell'uomo della propria vita: se fosse l'uomo della mia vita non si curerà certo di queste cose, altrimenti come potrebbe essere l'uomo della mia vita?

Poi mi accorgo che è un'enorme stronzata e mi consolo con il fatto che non lo rivedrò mai più. A meno di non spendere 85 euro la settimana per una pulizia dentale.

2 Commenti:

  • boh
    quel paradosso non mi sembra proprio una stronzata
    piuttosto mi accerterei di aver a che fare col titolare...e non con un semplice assistente!
    -)
    un salutone grande Alessia
    spero le cose vadano benone
    dentro e fuori gli studi dentistici

    d.

    Di Anonymous Anonimo, scritto alle 28/10/10, 10:17  

  • Semplice assistente, si capiva subito!
    Ma alla fine non importa: l'uomo della propria vita quando arriva arriva!

    Di Blogger alesssia, scritto alle 06/11/10, 00:51  

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