domenica 26 novembre 2006


Capitolo Centroqarantasettesimo. Alimentazione antisociale


Dopo un pranzo a base di una giusta dose di bagna caoda dovrei, in coscienza, chiudermi in casa a smaltire il fetore d'aglio: peccato che domani abbia ben sei ore di lezione e almeno cinque di lavoro.

Consiglio spassionato: statemi lontano o, per lo meno, non lamentatevi.

martedì 21 novembre 2006


Capitolo Centoquaranteseiesimo. Il prezzo dei sogni


Capisco il perché meno le persone possiedono più spendono giocando: carte, lotteria, totonero, scomesse, gratta&vinci: le possibilità sono infinite e sono l'unico modo che alcuni hanno per ottenere una vita migliore.

E' quando cerchi, invano, una monetina da un euro nel portafogli che ti accorgi che sei nella merda: anche i sogni sono diventati troppo cari.

venerdì 17 novembre 2006


Capitolo Centroqarantacinquesimo. To be or not to be


Ma è l'affetto a dare dipendenza emotiva o è la dipendenza emotiva a generare, poi, affetto?

O ancora: è nato prima l'Uovo o la Gallina, oppure il Mammut li ha battuti entrambi sul tempo?

giovedì 16 novembre 2006


Capitolo Centoquarantaquattresimo. Come una droga


La scrittura è come una droga: una parola dopo l'altra a creare frasi di senso compiuto prive di senso, capendo, finalmente, cos'è la sintassi e cos'è la semantica, che al liceo avevano provatato a spiegartelo, ma ti sembrava così al di fuori di ogni logica.

L'affetto è come una droga, solo un po' peggiore: ti irretisce, ti ruba l'anima, ma non ti da nulla in cambio, se non la sua muta, tacita e consolante presenza. Una dipendenza emotiva che non potrà che consumarti, inevitabilmente, mentre ti crogioli in essa.

E' notte fonda e dovrei essere a dormire, ma invece eccomi di nuovo qui, in questo spazio che mi ero ritagliata e da cui ero poi, inspiegabilmente, scappatata, a condividere pesieri, parole, opere ed intenzioni, qui a cullarmi tra le mie droghe: la parola stampata e il pensiero delle persone care.

martedì 14 novembre 2006


Capitolo Centroquarantatreesimo. A volte ritornano


Sono passati mesi dall'ultimo post... non mi sembra vero...
Sono successe molte cose dall'ultima volta: sono andata in vacanza, a due funerali, è iniziato un nuovo anno accademico, ho passato tre esami, forse mi sono innamorata, forse sono corrisposta, ho sclerato per comprare un paio di sandali... è chissà quante altre cose che allora erano importanti, ma ora non lo sono più...

Avrei cose da condividere, ma non ho tempo di farlo. Devo impegnarmi...

Per esempio, adesso, potrei condividere con voi la mia ricerca affannosa di un paio di stivali numero 40 con diametro del polpaccio inferiore a quello di un elefante, o di un paio di decolté con la punta arrotondata che abbiano un vago gusto retrò e non di puttana francese.
Oppure il fatto che, grazie alla Universiadi, la mia finestra esami si è ridotta a quattro giorni, esattamente quelli subito dopo la fine dei corsi: tre esami in quattro giorni... forse era meglio sette chili in sette giorni...
O magari il nuovo cameriere, ragazzino, strafottente e buffone...
O il fatto che la lettera g, sulla tastiera del mio portatile, non funziona più.

Quante cose interessanti, vedete, ho da raccontarvi, vi spiace, nevvero, che non abbia il tempo di farlo?