giovedì 25 maggio 2006


Capitolo Centotrentanovesimo. Non ti muovere


Non credevo fosse possibile appassionarmi ad un libro estremamente borghese, con personaggi borghesi con nomi borghesi: il chirurgo Timoteo, l'amico-collega Manlio, la moglie-giornalista, Elsa, l'amante-donna delle pulizie, Italia.
Non avrei mai immaginato di invischiarmi totalmente in questa storia d'amore borghese, inchiodata anch'io al bivio che porta, d'un lato, alla donna legittima, bella e intelligente, ma senza spessore, e, dall'altro, alla povera derelitta, brutta, triste, ma viva.

Eppure ho fatto come mi suggeriva il titolo: non mi sono mossa e me lo sono bevuta d'un fiato.

Se vi capita tra le mani leggetelo, ne vale la pena.
Io intanto sto cercando di procurarmi il film.

lunedì 22 maggio 2006


Capitolo Centotrentottesimo. Twin Peaks


Se non mi avete né visto, né sentito in questi ultimi tre giorni è stata perché sono stata tappata in casa a vedere Twin Peaks.
Uniche interruzioni a questa superba opera televisiva sono stati tre pasti bulimici, consumati assieme al mio baldo (e assai vorace) compare d'avventura, e una serata di lavoro.

Terminata la prima serie, iniziata la seconda... una cosa sola: se sapete chi ha ucciso Laura Palmer, vedete bene di tenervelo per voi.
Sono disposta a rastrellare l'Inet intera per trovarvi e uccidervi, nel caso mi svelaste il mistero.

Torno alla vita reale, ma stanotte... di nuovo Twin Peaks!

mercoledì 17 maggio 2006


Capitolo Centotrentasettesimo. Vizio #1


Il vizio #1, non tanto acquistato ex-novo, quanto acuito in questo periodo, è Metro.
Metro, spiego ai profani, le cui ridenti cittadine non sono ancora state invase dalla piaga dei vari Leggo, City, Goal..., è un quotidiano gratuito, distribuito da buffi personaggi verdi per le vie cittadine o bellamente esposto in lampeggianti contenitori arancioni, all'esterno di bar, paninoteche, caffetterie e quant'altro.

Ogni mattina, quindi, spedalo con la mia scricchiolante biciclettina marrone su e giù per la vecchia Augusta Taurinorum, con il duplice obiettivo di raggiungere la facoltà prima delle 09:10 e di procurarmi l'agoniata copia del giornale di cui sopra.

Amore per l'informazione anche se scarseggiano i soldi. Encomiabile, direte voi. E invece no. No, io non lo faccio per quelle scarne notizie di parte, per il gossip becero e un po' triste. E neppure per scoprire quali mirabolanti trasmissioni offrirà la TV quel giorno. Neppure per il meteo o il cruciverba. No: io lo faccio per l'oroscopo.

Ok, l'ho detto. Sono diventata una feticista, un'oroscopodipendente, vivo nell'attesa del momento in cui leggerò quelle sacre parole, che, ogni giorno mi illuminano con un effimero lampo di ottimismo. Un flebile sospiro di speranza nella merda della giornata.

Anche oggi:

Siete piuttosto stanchi e avete messo troppe cose in cantiere, siete spaventati dalla mole di lavoro che vi siete pocurati, da soli, sopravvalutando le vostre energie. Riuscirete a cavarvi d'impaccio ma conviene prender tempo. Polemiche in amore.


Ah, beh...

lunedì 15 maggio 2006


Capitolo Centotrentaseiesimo. Notizie sommarie


C'é chi chiede mie notizie (Gomez, soltanto) e l'accontento.

Dove sono finita? Non lo so. Essenzialmente da nessuna parte. Un po' qua. Un po' là. E poi basta.
La mia giornata tipo non lascia spazio alla fantasia: sveglia alle 07:30, ogni mattina, quattro ore di lezione, una di pausa, altre quattro di lezione. Un'ora per attraversare Torino, ogni pomeriggio tardo, passare da casa, arrivare, alle 19:00, a lavoro, uscire, a notte più o meno inoltrata, per infilarsi, di corsa, nel letto. Sveglia, lezione, pedalata, lavoro, nanna, sveglia, lezione, lavoro, nanna, sveglia, lezione, lavoro, lezione, lavoro...

Un circolo viziosa che dovrebbe tenermi lontana dai vizi, invece...
Ma questa è un'altra puntata, 'ché se vi raccontassi tutto ora finirei con il restare senza parole per mesi, un'altra volta.